Caro Internet ti scrivo… di Sessualità,Sexting e Adolescenza

La sessualità, soprattutto nel periodo in cui si affronta l’adolescenza, è fonte di conoscenza e sperimentazione.
Il bisogno di sentire la libertà, di affermare la propria identità e di rispondere ai desideri del proprio corpo e della propria sessualità, avvolge l’intera vita dell’adolescente.
Il mondo di internet e dei media tocca inevitabilmente tutti gli ambiti delle nostre vite e maggiormente nella fascia d’età che va tra i 12 e i 18 anni.
COSA RAPPRESENTA INTERNET PER L’ADOLESCENTE
Internet e i social media sono una parte della loro cultura e della loro vita.
Off-line e on-line sono uniti in una sola realtà che i ragazzi coltivano con la stesso identica attenzione.
Il genitore, alla luce di questa presa di coscienza, deve comprendere e sostenere – senza diventare troppo invasivo – entrambe le realtà come fossero una sola.
Il ragazzo ricerca sulle piattaforme digitali:
- il confronto sociale, sia alto che basso
- si presentano a un gruppo da cui desiderano essere accettati
- descrivono sé stessi
- creano il loro gruppo conoscendo gli amici degli amici e nuove persone.
Non bisogna banalizzare il rapporto degli adolescenti con internet ma comprendere il contesto mediatico in cui vivono, approfondire con loro le conoscenze delle piattaforme e insegnare a gestire tutto quello che tecnicamente sanno ben gestire anche soli.
Jacques Lacan, psicanalista e filosofo francese, riguardo alla teoria de Lo Stadio dello Specchio scrive sul rapporto tra il bambino e la sua immagine.
Quando il bambino si guarda allo specchio riesce a percepirsi come reale se incontra lo sguardo di qualcun’altro, in questo caso la madre che lo tiene in braccio.
Internet diventa quello specchio per l’adolescente, egli si riconosce e sente di appartenere a qualcosa quando c’è qualcun altro che può vederlo e commentare ciò che fa.
Pertanto è necessario fargli comprendere che le risposte si trovano prima in sé stesso, nella propria mente e corpo, e che l’altro va rispettato come realtà a sé stante.
L’altro sicuramente, in più, diventa una funzione per comprendere meglio noi stessi e il nostro ambiente.
Marshall Macluhan, sociologo, filosofo canadese e importante studioso delle comunicazioni e dei media, scrive che il medium è il messaggio e noi siamo il medium.
Lo strumento non è altro che un prolungamento del nostro cervello, della nostra identità, di ciò che siamo.
IL GENITORE, INTERNET E IL FIGLIO
Non basta il “ NON SI FA” o fare un elenco di rischi legati all’ utilizzo di internet, soprattutto quando si tratta di sessualità.
Bisogna andare all’origine ed educare alla sessualità, ascoltare cosa ha da dirci il ragazzo/a rispetto al rapporto con l’altro e al rapporto con il proprio corpo.
Ogni strumento viene poi utilizzato partendo da questo.
Internet e i social possano essere non la prima linea guida ma altri spazi in cui bisogna trovare i giusti canali per informarsi.
Queste azioni necessitano delle famiglie, scuole, centri di sessuologia e associazioni che si occupano di adolescenza e vanno portate avanti senza vergogna, perché si tratta di conoscenza, educazione al piacere e benessere psico-fisico.
IL FENOMENO DEL SEXTING TRA ADOLESCENTI
Il fenomeno del sexting, ossia lo scambio di messaggi a tema sessuale – incluse foto e video – attraverso chat sui social e smartphone, si è diffuso negli ultimi anni molto tra gli adolescenti.
Il sexting è una pratica comune tra adulti e ragazze/i e la sua diffusione tra gli adolescenti si può collegare all’ importante fase di crescita e scoperta di sé stessi.
Il perché può avere mille risposte:
- può riguardare una
relazione di fiducia a tu per tu - un gioco
- il desiderio di rendersi più grandi e protagonisti con chi abbiamo di fronte.
Utilizzando la tecnologia ci si sente protetti, non pensiamo che il mio schermo o la mia stanza potrebbe diventare lo schermo o la stanza di altri.
Dietro una fotocamera o le chat non ci sentiamo poi così esposti, cade l’imbarazzo e la timidezza.
Le ricerche italiana dicono…
Secondo un’indagine del 2018 portata avanti dal Progetto Generazioni Connesse, Skuola.net e dall’Università degli Studi di Firenze, è emerso che:
• l’82,6% dei ragazzi e delle ragazze non invia foto intime e non è il soggetto da parte di terzi,
• il 10,5% dichiara di averle inviate usando messaggi privati,
• il 2,5% racconta che le foto intime inviate sono poi state condivise con altri,
• il 2,8% riferisce di averle pubblicate sui social per ricevere i like,
• l’1,6 % dice di che pur non avendole caricate su internet ha trovato foto intime che lo riguardano.
Il Telefono Azzurro e Doxa Kids, da una ricerca del 2017, riportano che il 24% dei ragazzi intervistati (tra i 12 e i18 anni) conosce un coetaneo che pratica il sexting e il 90% dichiara di non aver mai affrontando l’argomento sexting con i propri genitori.
GLI EFFETTI DEL SEXTING
La diffusione di immagini a sfondo sessuale sulle piattaforme digitali può sfuggire di mano ed ecco che il revenge porn, il cyber bullismo, la pedopornografia o il ricatto in cambio di qualcos’altro possono bussare allo schermo.
Spesso entrano in gioco le emozioni, le insicurezze e il “così fan tutti” o “se non lo faccio non sono nessuno, sono diverso/a dagli altri”.
PREVENIRE E SOSTENERE
Questi i motivi per i quali è importante parlare degli strumenti e come si utilizzano.
E’ molto importante parlare di sessualità, di privacy, di relazione e rispetto di sé stessi e degli altri, per guidarli nelle loro azioni anche sull’ on-line.
La conoscenza e l’educazione sono il primo passo verso una sessualità consapevole.
Nel caso in cui ci si trovi in situazioni in cui il minore non ha dato il consenso alla diffusione delle immagini o ci siano casi di cyber bullismo etc è consigliabile rivolgersi al Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Il sostegno e l’educazione, senza punizioni altre, deve essere dato dal genitore.
Le piattaforme come il Safer Internet Center italiano e il Telefono Azzurro mettono a disposizione di figlie e genitori una linea di ascolto gratuita ( 1.96.96) e le chat d’aiuto.
Dialogare con il proprio/a figlio/a è importante.
Nel caso del sexting comprendere il perché e chi c’è dall’ altra parte serve a capire come affrontare gli ostacoli insieme e ad insegnare al proprio figlio una lezione che riguarda sé stesso.