Omosessualità e Religione: un dialogo possibile?

Cosa rappresenta la sessualità?
Per alcuni ha a che fare con il corpo, per altri con l’amore, per altri ancora con la conoscenza o lo spirito.
E se invece la sessualità avesse a che fare con tutto questo?
La sua anima esplode creativamente guardando al mondo, interiore e collettivo, di ogni individuo.
E’ nella mente, nel sangue, nel corpo e non conosce schemi ed etichette che l’umano invece ha imparato a dargli.
La sessualità vive allora oltre le lenzuola, oltre le questioni legate all’identità di genere, all’orientamento sessuale, travalica i confini delle nazioni e delle religioni.
Se la intendiamo come insieme di emozioni, affettività, corpo, conoscenza, rapporto con sé e l’altro, creatività e rispetto la troviamo esattamente al di là del bene e del male.
Non siamo solo materia o solo spirito, noi siamo qui in carne e ossa.
La società attorno a noi esiste ed è per questo che la sessualità invoca i suoi diritti, cerca di farsi conoscere ed emerge con sfaccettature e ricchezze di secolo in secolo, di decade in decade, di anno in anno.
L’Italia secondo l’Ilga Europa, l’associazione LGBT+ Europa, si trova al 35 esimo posto come nazione che accetta socialmente le persone lgbtq.
Carolin Emcke, scrittrice e giornalista tedesca, scrive all’interno del suo splendido libro Come desideriamo :
Il punto è che non siamo solo quello che vogliamo essere. Siamo anche quello che gli altri fanno di noi. Essere omosessuali non significa solo un determinato modo di desiderare (…) non sono omosessuale solo perché desidero come desidero e amo come amo(…) Ma in questo caso è l’ambiente sociale a dare significato a questa caratteristica, a farla diventare una connotazione
Se desideriamo un mondo che trabocchi di benessere, uguaglianza e felicità al centro bisogna porre la persona, in tutta la sua ricchezza e libertà di espressione.
Un mondo possibile e libero è un mondo che dà la possibilità di scelta e che tutela ogni individuo allo stesso modo.
Le lotte vengono accolte e portate avanti da chi guarda a questo obiettivo.
In Italia sono stati mossi i primi passi, ora esistono le unioni civili e ci auguriamo passi la legge sull’omotransfobia e misogenia.
Il Papa, per la prima volta nella storia del cattolicesimo, si è pronunciato positivamente rispetto alle unioni civili ma nello stesso tempo non si è esposto riguardo al matrimonio egualitario.
Il cambiamento è lento a manifestarsi, ma nel tempo di quell’attesa la vittoria si sta già formando.
CHIESA CATTOLICA E OMOSESSUALITA’
Il rapporto tra chiesa e omosessualità è un tema complesso che non può prescindere dagli eventi passati ma vuole guardare al futuro.
La Chiesa dovrebbe essere al servizio della persona mirando al rispetto dell’umano e al suo benessere.
La visione più libera e aperta, di alcuni rappresentati della Chiesa, si scontra con le ideologie e i poteri forti di una Chiesa piena di vecchi pregiudizi, paure e dogmi.
DUE CHIESE, UNA SOLA VERITA’
In questi giorni ha letteralmente sconvolto il web l’affermazione del cardinale, teologo e accademico Elio Sgreccia.
Sotto i riflettori il nuovo manuale obbligatorio di bioetica della facoltà di psicologia dell’Università Europea di Roma, che si occupa di formare i futuri educatori della Chiesa cattolica e non solo!
All’interno di questo libro, il bioeticista accreditato a livello internazionale, si esprime sull’omosessualità scrivendo che:
va ritenuta un’anomalia da prevenire e da curare e correggere, perché la sessualità ha un orientamento oggettivo eterosessuale
Quanto vorrei abbracciare il monsignor Sgreccia, dirgli che il mondo è Amore e libertà e che non si deve avere paura di questi sentimenti.
In più gli ricorderei che nel 1990, dopo anni di lotte, finalmente l’Oms ha rimosso l’omosessualità dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, così come nel 2018 anche la transessualità.
La teologia che ammette riflessioni e letture nuove degli scritti cristiani, unita alle esperienze dei credenti Lgbtq, punta a una Chiesa rinnovata con al centro l’Amore, la Sessualità e l’Uguaglianza come rispetto della dignità umana.
Il Progetto Gionata, un progetto di volontariato sociale che ha creato una piattaforma su fede e omosessualità, racchiude le esperienze di cattolici Lgbt con l’obiettivo di sensibilizzare la società e la Chiesa.
Il loro obiettivo è anche quello di creare una forte rete a favore di questa lotta, portata avanti con saggezza e cuore.
Don Aristide Fumagalli, docente di Teologia Morale alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, ha scritto un libro dal titolo L’Amore possibile, persone omosessuali e morale cristiana e scrive a riguardo:
(..,) lo stesso Magistero della Chiesa, per la quale la persona umana è una totalità unificata di spirito e corpo.
Stante questa antropologia simbolica, non sussiste amore personale che non sia corporeo e quindi, nella misura in cui si riconosce alla persona omosessuale la capacità di amare donando se stessa ad altri, si dovrebbe anche riconoscere la possibilità, se non l’inevitabilità, che si esprima negli atti del corpo
Alla discriminazione, quindi, la risposta della verità con un’apertura alla libertà, all’amore e ad una sessualità riconosciuta.
Le associazioni, le parrocchie, i sacerdoti e i credenti Lgbt, che non si lasciano demolire dalla morale cristiana, creano un’insieme di voci in grado di costruire un dialogo senza barriere.
L’IMPORTANZA DELLE AZIONI
Siamo costituiti da pensieri, parole e azioni.
In questo caso le azioni importanti da cui partire sono:
- contrastare gli insegnamenti della Chiesa che creano un’omotransfobia o omofobia interiorizzata, evitando così il rischio di ledere al benessere psicofisico della persona.
- far sì che la conoscenza dei diritti sessuali sia alla portata di tutti.
- parlare di sessualità anche all’interno della Chiesa, perchè la sessualità ha a che fare con la conoscenza di sé stessi e il rapporto con gli altri e il mondo.
- aprirsi al confronto con la Chiesa e i mondi variegati e disparati a cui ogni essere umano decide di appartenere
- istituzionalizzare il diritto di scelta affinché ogni coppia possa decidere se sposarsi o meno, senza sentirsi rifiutata da quel credo che porta nel cuore.
Il 13 Gennaio, giornata mondiale del dialogo Omosessualità e Religioni, abbiamo aperto un dialogo con:
- Prof. Paolo Valerio – Professore Onorario di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Presidente della Fondazione Genere Identità Cultura e Presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (O.N.I.G.)
- Don Mario Persano – Sacerdote e Educatore, insegna Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università Aldo Moro di Bari, docente di Storia e Filosofia e di Religione nei Licei, cappellano e componente del Comitato Etico dell’Istituto Oncologico Giovanni Paolo II.
Puoi rivedere qui il webinar :